Esiste un blog: si chiama “Contro l’informazione manipolata“. Manipolata sì, ma da chi?
Ieri ospitava un articolo di Alberto Statera pubblicato sul sito de La Repubblica, il cui titolo era “Venezia da Mann a Mora” che parlava dell’intenzione della Municipalità di Venezia Lido-Pellestrina, a guida leghista, di affidare il rilancio di quei luoghi con eventi dal forte richiamo mediatico… a Lele Mora. Intenzione (o scelta che sia) discutibile come tutto al mondo è discutibile ma della quale non val la pena star qui a discutere, ché non è ciò che ci interessa.
Ovviamente Statera, che, a differenza di ciò che i suoi compari ripetono come un mantra riferendosi ai giornalisti di Libero o Il Giornale, non definiremo un bravo “servitor del suo padrone” (De Benedetti, editore L’Espresso – La Repubblica, tessera n° 1 del PD), dava all’articolo uno stampo deliberatamente denigratorio, pregno della solita arroganza sinistroide… Ma vabbè, ci può stare, ognuno scrive e legge quello che vuole; su altre testate si possono leggere cose simili di verso opposto. Tutto normale.
Veniamo però al punto. Contro l’informazione manipolata riportava l’intero articolo ma con un titolo diverso: “La Lega Nord affida il rilancio culturale del Lido di Venezia a Lele Mora”. “Rilancio culturale”, dunque, non “rilancio” e basta, come dichiarava chiaramente il Presidente della Municipalità, Giorgio Vianello, nel virgolettato presente nell’articolo: “Il Lido ha bisogno di rilancio e di eventi che attirino l’attenzione generale. Chi è che al Lido potrebbe portare sfilate con i grandi nomi della moda, concerti di Bob Sinclair e Fabri Fibra, idoli dei giovani d’oggi? E poi parliamo di dirette quotidiane dalla spiaggia del Blue Moon con Rtl, radio di livello nazionale, la notte bianca, il torneo di tennis coi calciatori di serie A“.
Chiunque sappia leggere e intendere, capisce al primo istante che si trattava di rilancio economico-commerciale, non certo culturale (e di fatti Vianello non menzionava mai la parola “cultura”), però, chissà perché, il titolo quello recitava: “rilancio culturale” affidato a Lele Mora.
Naturalmente, il post veniva pubblicato anche sulla pagina Facebook del blog e perciò condiviso e commentato da una grande quantità di persone che, com’è uso, a quanto pare, o leggevano solo il titolo, o avendo letto l’intero articolo, non capivano una sega. E così, vai d’insulti e via dicendo, ebbri della propria idiozia.
Certo non ci si poteva aspettare molto da un blog il cui nome è tutto un programma… Ma chi si dichiara “contro l’informazione manipolata” non dovrebbe essere il primo a non manipolarla?
Fonti: http://www.repubblica.it/rubriche/poteri-invisibili/2011/02/08/news/poteri_invisibili_per_pubblico_da_statera-12208534/?ref=HRBP-4
http://www.controlinformazionemanipolata.com/?p=4959
http://www.facebook.com/pages/Contro-linformazione-manipolata/90825690893