ARRANGIARCI? CERTO, COME SEMPRE (risposta all’editoriale di Peppino Caldarola sul Riformista).

Come tutte le mattine, anche oggi, in viaggio per venire al lavoro, ascolto la rassegna stampa di Radio24. E che ti sento? Uno stralcio dell’editoriale di Peppino Caldarola sul Riformista.

Il giornalista barese, ex deputato PD, più o meno così scrive (non è un virgolettato fedele): “Cari Veneti, da meridionale mi verrebbe da dire <<Arrangiatevi!>>. Perché voi, ogni volta che c’è un disastro come il vostro al Sud, ci ricoprite d’insulti e scritte come <<Forza Etna>> (…). Ma ora anche voi siete come noi, ora anche voi chiedete l’aiuto e i soldi dello Stato, ora anche voi avete bisogno dell’Italia. Sì, mi verrebbe da dirvi <Arrangiatevi!>>… Ma non ho cuore per farlo. Tutto questo condito, ovviamente, di critiche a Zaia e alla Lega.

Insomma, Peppino è tanto buono… E non ha cuore di dirci “arrangiatevi”. Ma che bravo.

Il fatto è, però, caro Peppino, che dimentichi 2-3 cose: la prima, che noi Veneti, probabilmente, saremo anche quelli che s’incazzano, ma siamo anche sempre i primi a partire come volontari nelle zone disastrate e comunque a PAGARE, con le nostre tasse, gli aiuti e le ricostruzioni farlocche tipo Irpinia; la seconda, che se anche chiediamo i soldi allo Stato, di fatto lo Stato ci darà i NOSTRI soldi (il Veneto, infatti, come tutto il Nord, riceve dallo Stato molto meno di quello che dà), non certo quelli dei Pugliesi ; terzo, che a riprova di ciò, proprio Zaia ha proposto di trattenere, come risarcimento a popolazioni e imprese, l’acconto Irpef delle NOSTRE tasse, quelle pagate in Veneto. Quindi, non “Datece li sordi”, ma “Fene pagar coi NOSTRI schei”.

Perciò, caro Peppino, usando la tua stessa generalizzazione, non siamo proprio come voi. No davvero. Dicci pure “arrangiatevi”, perché effettivamente così faremo.

Come sempre.